Esperienza Didattica

MSV | Esperienza didattica Museo Nazionale della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana, a Napoli

L’8 giugno 2023, dalle 9,30 alle 13,00, si è svolta una sessione sperimentale a scopo didattico presso il Museo Nazionale della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana. L’attività, ideata e organizzata dall’associazione di aziende del progetto Museum Smart View, si è potuta realizzare grazie alla disponibilità e alla preziosa collaborazione della dott.ssa Ilenia Gradante, funzionario archeologo del museo (ufficio di direzione), e del personale in loco.

L’esperienza didattica si è compiuta e svolta con la partecipazione di una classe del IV anno (età media 17 anni) dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Don Geremia Piscopo” di Arzano (NA), accompagnata dalle docenti: prof.ssa di Economia aziendale Anna Marino (referente PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) e prof.ssa di Diritto Teresa Cozzolino. In questa occasione, un gruppo di professionisti (10 persone), in rappresentanza di tutte le aziende del progetto MSV, ha seguito passo passo lo svolgimento delle attività didattiche, mettendo a disposizione dei partecipanti tutti gli strumenti tecnologici necessari e fornendo in ogni occasione utile chiarimenti, spiegazioni e materiali di supporto.

Il programma della sessione sperimentale è stato diviso in più fasi:

  1. Presentazione del museo e del progetto MSV;
  2. Introduzione ai principi e alle tecniche di base legate al mondo virtuale;
  3. Esperienze formative di realtà virtuale e realtà aumentata;
  4. Raccolta delle testimonianze e somministrazione di un questionario.
Accoglienza e presentazioni

Dopo i saluti di rito e la distribuzione del flyer illustrativo dell’evento, il dott. Gianluca Puccio dei Servizi educativi del museo ha fornito ai visitatori qualche informazione storica e culturale sulla villa, sui personaggi protagonisti del luogo espositivo e sull’importanza delle opere e delle collezioni presenti.

A questo punto, il team MSV ha condiviso con i partecipanti i presupposti e lo scopo della sessione sperimentale. Partendo dalla premessa che una visita didattica a un museo è un’opportunità unica per imparare in un contesto diverso dall’aula scolastica, l’esplorazione dell’ambiente museale in modo innovativo può diventare un’occasione di apprendimento ulteriore (fruttuoso e originale), sia individuale che collettiva. Lo scopo di questa sperimentazione è proporre percorsi di avvicinamento ai contenuti museali, con modalità alternative e innovative.

L’utilizzo delle tecnologie non crea conflitto tra le visite in presenza o a distanza; piuttosto, ne amplifica il valore. La visita in presenza rimane l’esperienza fondamentale che il museo offre al suo pubblico, ma l’approccio narrativo esaltato dalla tecnologia aggiunge un particolare coinvolgimento emotivo degli utenti, sviluppando straordinarie potenzialità educative.

Prima di avvicinare i partecipanti all’esperienza diretta, i referenti del progetto MSV hanno illustrato alcune caratteristiche generali della tecnologia prevista nella sessione sperimentale e delle possibilità di impiego nel futuro.

A questo punto, il gruppo in visita è stato invitato a intraprendere un vero e proprio viaggio nel tempo, “camminando” all’interno del museo in un tour immersivo, interattivo e divertente. Si sottolinea che gli ambienti e gli oggetti selezionati e inclusi nell’esperienza didattica sono stati individuati a valle di un sopralluogo, in considerazione di valutazione sia narrative che logistiche.

L’esperienza formativa prevede due tipologie di utilizzo dell’app MSV
  1. Off site: app visibile tramite visori di realtà virtuale, fruibile anche all’esterno del museo
  2. On site: app per smartphone e tablet, che utilizza la realtà aumentata, fruibile soltanto all’interno del museo.
Esperienza di realtà virtuale (app off site)
 Tramite visori indossabili, i partecipanti sono stati invitati, con l’ausilio di personale specializzato, a muoversi in autonomia attraverso i sette percorsi narrativi sperimentati nella app MSV. I turisti digitali sono stati “accompagnati” da una prestigiosa guida virtuale, l’avatar di Placido de Sangro (1829-1891), duca di Martina, raffinato collezionista delle ceramiche e degli oggetti d’arte esposti a Villa Floridiana. Qui sotto i titoli dei percorsi narrativi:
  1. Piano Terra->Ritratto di Lucia Migliaccio
  2. Piano Terra Sala 22->Crocifissione e San Sebastiano
  3. Piano Terra Sala 17->Piatto della manifattura di Iznik.
  4. Piano Terra Sala 19->Vetrina.
  5. Piano seminterrato->Vaso nero.
  6. Primo piano->Coppa latteria.
  7. Primo Piano Gran Galleria->Ballo di coppia.
Esperienza di realtà virtuale (app on site)
Dopo una breve pausa, l’esperienza formativa è ripresa con la presentazione/spiegazione dell’app on site (per smartphone e tablet), utilizzabile soltanto all’interno del museo. In questa fase, i percorsi narrativi si sono esplicitati in schede descrittive/informative che appaiono inquadrando gli oggetti selezionati con un device. I professionisti del team MSV ne hanno illustrato il funzionamento e hanno invitato tutti i partecipanti a farne esperienza. Al termine dell’attività di conoscitiva, l’app ha proposto un minigame con 10 domande a risposta multipla, per mettere alla prova la memorizzazione dei contenuti appresi o per sfidare un amico.
 
Osservazione diretta dell’attività

Durante la sessione sperimentale, si sono raccolti tra i partecipanti diversi commenti a caldo sulla percezione dell’esperienza in corso. Qui di seguito, se ne illustra qualcuno a titolo di esempio:

  1. Il percorso narrativo più apprezzato è la rappresentazione del ballo nella Gran Galleria, una splendida sala che attraversa la villa da settentrione a mezzogiorno;
  2. Il principale vantaggio nell’immergersi in un tour virtuale consiste nel riuscire a ottenere in pochi minuti la visione di insieme dell’ambiente museale, in modo da poter scegliere consapevolmente, in un secondo momento, il percorso di visita mirato ai propri interessi;
  3. Un elemento fondamentale per integrarsi nell’ambiente virtuale è la sensazione che un’altra persona (l’avatar) stia partecipando all’esperienza.

Inoltre si evidenzia che, durante la sessione sperimentale, i giovani studenti hanno condiviso materiale video e fotografico sui social network da loro utilizzati più frequentemente, nonché sulla chat di classe. Quindi, i visitatori si sono trasformati spontaneamente in ambassador del museo.

Questionario di rilevazione del gradimento delle attività formative (customer satisfaction)

Al termine dell’esperienza digitale, è stato distribuito ai partecipanti un questionario, in modo da fissare le testimonianze reali dei destinatari dell’offerta formativa, anche in vista di comparazioni con nuove iniziative in altri ambienti museali. La customer satisfaction gioca infatti un ruolo fondamentale nel progetto MSV che, attraverso il processo di ascolto dei partecipanti e la comprensione dei loro bisogni e delle loro aspettative, intende realizzare offerte e servizi competitivi.

Si è deciso di somministrare agli utenti del progetto pilota un questionario strutturato di media durata con la maggioranza di risposte chiuse, al fine di rendere la rilevazione scalabile in contesti differenti. Infatti, la risposta chiusa è lo strumento metodologicamente più indipendente dalla tipologia di esperienza o attività proposta. Questa rilevazione non pretende rappresentatività statistica, ma vuole fornire un valido supporto per successive fasi di raccolta dati. Il questionario, in forma anonima, ha lo scopo di approfondire la percezione delle tecniche di realtà virtuale e aumentata rispetto alla fruizione in (o di) uno spazio espositivo.

La rilevazione si è svolta dopo una breve spiegazione/dimostrazione di utilizzo del questionario. Nello specifico si è voluto investigare:

  1. La familiarità con le tecnologie esperite da parte di un campione di visitatori;
  2. La percezione della loro importanza;
  3. La soddisfazione relativamente all’esperienza della visita.
 
 

I risultati della rilevazione sono stati presentati nell’ambito del Convegno scientifico “La digitalizzazione dei beni culturali” del 21 giugno 2023 e nel corso della Convention di chiusura di progetto del 22 giugno 2023.

CONVEGNO SCIENTIFICO

CONVENTION

Interviste alle docenti

Nella fase conclusiva dell’esperienza formativa, nell’ottica dell’ottimizzazione dell’offerta culturale e della piena soddisfazione del target, è stata richiesta una testimonianza diretta delle docenti accompagnatrici della classe in visita.

Le riflessioni condivise si sono focalizzate:

  1. Sull’importanza della digitalizzazione per diffondere la notorietà di un museo, non solo su territorio nazionale ma anche nel mondo;
  2. Sulla funzione delle tecnologie digitali come “esca” per attirare i visitatori a frequentare gli spazi espositivi e a renderli, così, nuovi luoghi di socializzazione;
  3. Sull’utilizzo di realtà virtuale e/o aumentata in combinazione alla visita tradizionale, per suscitare delle emozioni nuove o particolari;
  4. Sulle tecnologie come strumenti utili per il potenziamento della didattica, con particolare riferimento alla memorizzazione di nuovi contenuti;
  5. Sul valore aggiunto di vivere un’esperienza innovativa condividendola con i propri compagni di studio, rispetto a una fruizione solitaria di app e visori;
  6. Sul vantaggio della combinazione di scenari reali e virtuali al fine di suscitare emozioni durature, soprattutto nei giovani visitatori.
Conclusioni

La sessione sperimentale MSV ha come scopo quello di testare sul campo gli strumenti tecnologici di divulgazione culturale prodotti all’interno del progetto, il cui valore è strettamente collegato con il coinvolgimento delle nuove generazioni. Utilizzare le nuove tecnologie per avvicinare giovani visitatori ai beni culturali si è rivelata una scelta condivisa dal personale del museo, dalle docenti e dagli studenti (come hanno dimostrato anche i risultati del questionario). L’esperienza, vissuta con partecipazione, attenzione, curiosità ed entusiasmo, ha seminato tra i giovani utenti la percezione di come una visita al museo possa rivelarsi una passeggiata gradevole e non necessariamente un impegno faticoso. L’utilizzo della tecnologia ha permesso una comunicazione mirata, finalizzata al target, lasciando ai visitatori la percezione di ritrovarsi in un ambiente già familiare e la possibilità di articolare la visita secondo il ritmo e la velocità desiderati. Questa libertà di scelta è un’ulteriore chiave di accesso al coinvolgimento delle ultime generazioni, che le predispone positivamente verso l’ambiente museale.