Storytelling

Lo storytelling è l’arte di raccontare storie in modo coinvolgente e persuasivo. È una tecnica di comunicazione che utilizza le narrazioni per trasmettere un messaggio, un’idea o un’emozione. Può essere utilizzato in diversi contesti (marketing, politico, sociale, educativo e culturale) con l’obiettivo di creare un legame emotivo con il pubblico, catturandone l’attenzione e stimolandone la partecipazione attiva. Una storia ben strutturata, coerente e autentica fa leva sul coinvolgimento e sulla relazione con l’ascoltatore; spiega, illustra e invita alla scoperta.

Lo storytelling non è ovviamente una novità, è parte della comunicazione umana da sempre, ma ha assunto valori diversi nel tempo anche in base alle tecnologie a disposizione.

Storytelling Digitale

Lo storytelling digitale è una narrazione creata tramite l’utilizzo di una serie di tecnologie e di contenuti di natura digitale. Si tratta di organizzare un racconto multimediale (testo, immagini, video, effetti audio), con l’obiettivo di avvicinare l’utente al mondo che si vuole presentare.

In una società caratterizzata dall’abbondanza delle informazioni e dalla scarsità di tempo, proporre una storia, a partire da mille rivoli, ricostruendo un percorso di senso attraverso fonti diverse e disomogenee, è un servizio di valore per l’utente. Occorre aggregare, filtrare, contestualizzare, collegare, varcare i confini dei diversi linguaggi per creare uno scenario originale che si componga in modo attrattivo (content curation). Grazie al suo valore comunicativo e alla sua versatilità, lo storytelling digitale può essere utilizzato nei contesti più diversi, compreso ovviamente quello dei beni culturali. 

Storytelling Museale

Lo storytelling museale è uno strumento di comunicazione, grazie al quale è possibile valorizzare il capitale informativo dei reperti, esprimere l’identità di uno spazio espositivo, trasmettere il sapere nel tempo e custodirne i segreti. I musei contemporanei devono confrontarsi con nuove visioni della conoscenza e nuovi metodi di apprendimento, dove viene facilitato l’approccio inclusivo. Dietro ogni collezione museale esiste una storia da raccontare e, quindi, uno strumento efficace di accesso alla vita culturale della comunità. Le storie, che possono essere vere o reinterpretazioni artistiche, oppure proposte dei visitatori stessi, permettono di superare le barriere sensitive e cognitive (cosiddette “immateriali”). In quest’ottica è molto importante scegliere un linguaggio semplice e diretto anche per parlare di concetti complessi, immaginando sempre un pubblico di non specialisti. Lo storytelling si declina in tanti modi: creando percorsi tematici, visite guidate o laboratori didattici nei luoghi espositivi, oppure utilizzando la realtà virtuale per creare esperienze immersive. L’uso di varie forme di narrazione può essere utile anche per facilitare percorsi d’apprendimento e per esprimere al meglio la diversità del patrimonio culturale della comunità cui si appartiene.

Nel caso di un pubblico giovane, la narrazione ha il principale scopo di ispirare e stimolare la partecipazione attiva. Può essere utilizzata per trasmettere messaggi educativi, promuovere valori positivi, sensibilizzare sui temi sociali, o semplicemente per intrattenere e divertire. È uno strumento gratificante, perché, oltre a permettere spiegazioni semplici di concetti complicati e astratti, facilita la memorizzazione. Grazie alla versatilità dello storytelling, si può stimolare anche l’uso di generi narrativi differenti: comico, avventuroso, drammatico, fantasy. Non si deve poi dimenticare che lo storytelling multimediale favorisce lo scambio delle conoscenze, spinge gli studenti alla comunicazione, potenzia lo spirito critico e sollecita la ricerca di interpretazioni originali. I giovani stessi possono diventare ambasciatori museali.